Music legends #6 Death SS (Parte 2) - Almost nerd

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mercoledì 26 agosto 2015

Music legends #6 Death SS (Parte 2)




LO SVILUPPO E LA SVOLTA STILISTICA

A partire dall'anno successivo, inizierà un lungo e tortuoso percorso, che sarà essenzialmente l'asse portante che darà una veste definitiva alla band; già nel 1987, Steve Sylvester torna a Firenze, e riforma la band con una nuova line-up, e nell'anno seguente esce il primo vero album dei Death SS, che è appunto "in Death of Steve Sylvester", seguito poi l'anno successivo da "Black Mass", contenente la bellissima "In the Darkness".

La vera bomba arriva 2 anni dopo, nel 1991, con "Heavy Demons", album con il quale la band acquistò molta notorietà, che dopo lunga serie di live, avvenuti tra il 1991 ed il 95-96 si consolidò ulteriormente.

Nel 1997, la band decise di dedicare un intero album ad Aleister Crowley, padre del satanismo moderno, dal titolo "Do What Thou Wilt", ossia fa ciò che vuoi,  il motto del mago inglese; in questo album, vi è un cambiamento di sonorità e di stile, le sonorità diventano più oscure, più sepolcrali e vi è anche l'uso di tastiere e strumenti tribali, come ad esempio in brani come "Baron Samedi", "Guadian Angel", "Crowley's Law" e "Scarlet Woman".

Con l'inizio del nuovo millennio, esce un'altra pietra miliare firmata Death SS, ossia "Panic", se nel precedente album vi era stato un radicale cambio di sonorità, in "Panic" ve ne è la riconferma, ed addirittura vi sono dei miglioramenti da questo punto di vista,  infatti possiamo notare un uso maggiore, oltre che ben inserito delle tastiere, le sonorità ed i toni dell'album seppur mantenendo sempre lo stesso stampo, sono comunque più “nuove” ed orecchiabili; il titolo dell'album, è un rimando al dio Pan, esso contiene ben più di una traccia con annesso video, come in "Hi-tech Jesus", "Tallow Doll", e "Lady of Babylon", ma può vantare anche dei pezzi che fanno "viaggiare", come "Hermaphrodite", ed "Isthar", un album veramente eccezionale. 

Due anni più tardi, arriva "Humanomalies", album che raggiunge il punto massimo del cambiamento stilistico della band, in questo lavoro, l'impronta sembra quasi dance-pop, a tinte metal, ma non per questo inferiore ai precedenti splendidi album, esso riesce anzi riesce a risultare una vera perla, le tematiche dell'album sono ispirate al film "FREAKS" del 1932, come ha dichiarato all'epoca lo stesso Steve Sylvester, ormai divenuto saldamente leader della band da tempo, vi sono tracce come "Pain", "Sinful Dove", "Evil Freaks" e molte altre, compresa anche "Symphaty for the Devil" (cover dei Rolling Stones), l'album è composto in tutto da 15 tracce. 

Nel 2006, l'Italia diventa campione del mondo, e contemporaneamente arriva "The Seventh Seal", ultimo album della band prima del momentaneo scioglimento, avvenuto nel 2008; esso, risente sempre delle sonorità elettroniche ed industrial, anche se in questo album sono meno marcate rispetto ai precedenti, (in particolar modo agli ultimi tre), in alcuni passaggi possiamo ancora godere delle atmosfere dei vecchi lavori degli anni 80; il tema di "The Seventh Seal", come lo si intuisce dal titolo è l'apocalisse.

Nel 2007, anno del trentennale della band, uscì un doppio cd a forma di bara, contenente la cronistoria musicale della band a partire dal 1988; si chiude così un lunghissimo periodo, che ha visto momenti gloriosi, di cambiamento e  di riadattamento assolutamente notevoli; con il loro scioglimento avvenuto come già citato prima nell'ormai lontano 2008, la band non ha chiuso i battenti in via definitiva, perché quando si parla di loro il terrore continua....... STIGMATA93


1 commento:

  1. Io sono una rock metal forever adoro i vostri articoli "Music legends"
    fb: Melyx Mey-chan

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